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Maggio 18th, 2009 at 08:31

A Comparetto la 34ª Coppa Amos Costa di ciclismo

VILLA AGNEDO – Ha iniziato in ritardo, è diventato campione giocando d’anticipo. Bella storia di sport, quella di Simone Comparetto, scopertosi ciclista a poco meno di quindici anni e diventato campione provinciale Allievi a sedici. Certo, storie così non sono del tutto inedite: una tra le tante potrebbe essere quella ad esempio di un giovane cembrano, un certo Francesco, salito in sella quando ormai l’adolescenza era alle spalle, spinto a tentare dalla «verve» di famiglia. E pare che poi abbia fatto carriera, e qualcosina abbia vinto. Chissà se Simone, noneso di Denno classe 1993, vorrà e riuscirà a costruirsi un palmares come quello di Moser (ma chiunque si accontenterebbe anche pure di un po’ meno grazia): quel che è certo è che intanto, da ieri si può coccolare la sua maglia di campione provinciale, arrivata a sorpresa grazie ad un colpo d’astuzia e gambe sfoderato sulla salitella finale della 34ª Coppa Amos Costa – Memorial Cescato, classicissima di primavera inoltrata organizzata come sempre dal tandem Veloce club Borgo – Us Villa Agnedo. Una gara al solito dura – con i continui saliscendi tra Castelnuovo, Carzano, Villa e Agnedo – e parecchio combattuta, che ha visto come protagonisti durante i 55 km di corsa soprattutto i portacolori di Aurora Petrolvilla e Ciclistica Dro, ma che nell’albo d’oro – alla fine – ha regalato gloria soltanto al portacolori della Liquigas Lago Rosso. Gloria che Simone Comparetto è andato a cercarsi e meritarsi: dopo un’ora e mezza di gara – durante la quale a meritarsi una citazione è stato soprattutto l’aurorino Alessio Larentis, in fuga per poco meno di tre tornate delle cinque in programma sul circuito valsuganotto – davanti erano rimasti a giocarsela in poco meno di una ventina: nelle prime posizioni, il vincitore, il Montecorona Stefano Nardelli, l’aurorino vincitore a Gardolo Philippe Chini assieme al compagno Michele Campi, il noneso dell’Uc Valle di Non Gianni Moscon, i droati Michele e Francesco Santini. Ma proprio mentre, a ridosso dell’ultima curva prima della salita su cui è posto ormai da consuetudine il traguardo, nel gruppetto si parlottava e ci si scrutava prima di studiare l’affondo, ecco che Comparetto ha giocato un bello scherzo a tutti quanti, partendo di volata con una progressione cui nessuno è riuscito a replicare in maniera efficace. «Loro si studiavano, io l’ho visto e son partito», ha spiegato candido il neo campione, cui la maglia fucsia è stata consegnata dal presidente della Fci trentina Bepi Zoccante assieme al presidente del Vc Borgo Stefano Casagranda e al suo predecessore, il sindaco di Borgo Fabio Dalledonne, che nonostante gli impegni dietro la scrivania non ci pensa minimamente ad abbandonare il “suo” ciclismo. Un colpo a sorpresa da parte di una autentica sorpresa, quello messo a segno da Comparetto, che finora mai aveva centrato una vittoria. Un successo anche per i suoi ds, Vinicio Casari e Mirco Paoli, che un anno e mezzo fa avevano deciso di dare credito e spazio a questo ragazzo completamente digiuno di bicicletta: «Una possibile difetto che invece ogni tanto lo aiuta – ha spiegato Paoli – perché ha senza dubbio mezzi fisici e tecnici, ma inevitabilmente ha poca tattica. Ma questo spesso lo fa correre libero, istintivamente, e oggi proprio questo lo ha premiato».

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