Periodico di informazione sportiva a diffusione gratuita – Borgo Valsugana (TN)

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Patrik Sanzo

Ciao, Patrik,  raccontati/presentati ai nostri lettori ..

Intanto cominciamo col dire che a differenza di quanto leggo da più parti non sono trentino di nascita ma d’adozione. Infatti sono nato a Frosinone e per lavoro vivo qui da 12 anni. Ho sempre giocato a calcio (classico terzino dai piedi quadrati di infime categorie) e a tennis. Da qualche anno mi è presa la “fissa” di allenare, la passione è tanta e le competenze cerco di allargarle giorno per giorno sia sul campo che attraverso riviste, dvd, partite, allenamenti altrui, confronti con altri allenatori, consultazione di siti specializzati. Il mio allenatore preferito è Luciano Spalletti (e non solo per l’affinità del cuoio capelluto…), per come fa giocare le sue squadre, per il modulo che usa e per come si rapporta con stampa e tifosi.

il tuo incontro con Bettega ..

Ci siamo conosciuti al corso di allenatori Uefa B di Arco, nel maggio scorso; eravamo “vicini di banco” e dopo due settimane insieme ad altri colleghi abbiamo condiviso anche i lunghi giornalieri viaggi in auto.

cosa ti ha spinto ad accettare la proposta di Luca e quindi venire con lui al Borgo

Mi hanno spinto in primis il tipo di progetto e di lavoro che intendeva attuare qui a Borgo; poi la possibilità di lavorare in una società di cui avevo sentito parlare sempre bene e l’opportunità di lavorare con una prima squadra.

A livello professionale, come vi rapportate? Hai spazio per proporre le tue idee?

Assolutamente sì. Il lavoro settimanale inizia già la domenica sera analizzando la partita appena giocata e quella che andremo a giocare; da lì ci confrontiamo proponendo i lavori che si potrebbero fare in settimana. Poi, come è giusto che sia, è il mister a decidere quali lavori fare e come intervenire mentre io mi limito a fornire la mia opinione sull’andamento delle sedute e su cosa si potrebbe cambiare o inserire.

Spiegaci un pò i compiti di un vice allenatore ..

Il vice viene spesso visto solo come un collaboratore tecnico o aiutante di campo, mentre in realtà un vice allenatore ha compiti specifici (come curare alcuni aspetti dell’allenamento e liberare psicologicamente il mister da alcune situazioni per concentrarsi su aspetti più specifici di preparazione alla partita), ha una preparazione culturale specifica e didattica, veste i panni del consigliere nella gestione dello spogliatoio e della metodologia d’allenamento. Insomma, un allenatore a tutti gli effetti che cerca di essere il secondo paio di occhi e la coscienza critica del primo allenatore.

le tue impressioni su questa parte del campionato.

Credo che si sia perso qualche punto per strada che forse meritavamo (parlo delle partite con Levico e Arco) ma che non è arrivato soprattutto per qualche ingenuità individuale o per qualche svista tattica per cui siamo stati puniti senza possibilità d’appello. Dopo quelle due sconfitte ci siamo rialzati e direi che la striscia di risultati positivi dimostra che il lavoro fatto finora, per quanto migliorabile, sia stato buono sotto quasi tutti gli aspetti.

Si dice in giro che hai un buon feeling  con la squadra, a cosa è dovuto principalmente ….

Beh, questo dovreste chiederlo a loro!!! Da parte mia negli allenamenti ci metto passione, allegria (quasi sempre), spero simpatia e competenza e quindi i ragazzi sanno di poter avere da me un consiglio, una spiegazione o una battuta quando serve. E poi se mi prendono in giro (spesso) non me la prendo, forse conta anche questo!

Una considerazione sulla realtà “US Borgo”.

Me ne avevano sempre parlato come di una società con blasone e tradizione, con dirigenti e allenatori competenti, una ottima prima squadra frutto principalmente del grande lavoro nel Settore Giovanile; e questi primi mesi non hanno fatto altro che confermare tutto questo

Hai visto in giro qualche giovane sul quale punteresti  un nichelino

I nostri!!! Non ho mai visto giocare, ad esempio, Allievi e Juniores ma i risultati parlano da soli, bisogna continuare a lavorare e investire su questi ragazzi e la prima squadra avrà anche nei prossimi anni un serbatoio importante. Se poi vuoi qualche altro nome, dico Nicola Campo degli Allievi del Trento oltre a Sauda del Comano Fiavè che è stato il giovane che più mi ha impressionato tra quelli che abbiamo incontrato finora.

Il tuo momento magico, la tua più amara delusione …

Partiamo dalla delusione, le due ultime stagioni alla Ravinense: si era creato un legame molto bello con i ragazzi sia dei Giovanissimi che della Juniores, ma alcune scelte cervellotiche e decisamente opinabili della società mi hanno forzato a lasciarli. Il momento magico, il conseguimento del patentino da allenatore senza dubbio , se escludiamo tutte le chiacchierate fatte con Capitan Morrone!

Il tuo sogno nel cassetto ?

Allenare una squadra il cui capitano sia Stefano Morrone e avere come secondi Spalletti e Giannini…chiedo troppo? Va bene, allora arrivare il più in alto possibile come allenatore, si spera qui a Borgo!

Grazie Patrick,  per la tua disponibilità, e buon lavoro!