(da l’Adige)
VILLA AGNEDO – Una vittoria sofferta, è ancora più bella. Figuriamoci poi se è la prima. E se arriva pure in casa. Insomma, un vero vortice di emozioni e soddisfazione, quello che ha travolto ieri Samuel Gamper, alfiere del Veloce club Borgo che ha conquistato l’edizione numero 33 della coppa «Amos Costa – memorial Cescato». Samuel è di Salorno, è cresciuto nel Velosport Mezzocorona (G6 e i due anni da esordiente) e per il secondo anno consecutivo veste da allievo la maglia della società valsuganotta che tradizionalmente organizza la manifestazione di Villa Agnedo. E soprattutto, prima di ieri mai aveva centrato il successo nella categoria: ci è riuscito coronando con il successo un’azione da lontano come non se ne vedevano da anni in una gara dura e ricca di strappi come quella valsuganotta, che il sodalizio giallorosso allestisce con la collaborazione dell’Us Villa Agnedo. Sotto una pioggia a tratti battente, a tratti meno ma pur sempre parecchio fastidiosa (alla fine, degli oltre settanta partenti, se ne presenteranno al traguardo appena una trentina), Gamper ha saputo inventarsi ’azione che ha deciso la corsa a due giri dal termine, dei cinque in programma: l’allungo, in zona Mesole, quando approfittando di un attimo di rilassamento in gruppo, l’altoatesino della formazione borghigiana è partito all’attacco: il forcing per ricucire è partito piuttosto in ritardo – anche grazie al buon lavoro di guardia dei compagni del battistrada – ad opera soprattutto dei ragazzi della Montecorona Garbari Arcese.
A mettersi d’impegno per primo, partendo a caccia del fuggitivo, è stato l’ex Uc Valle di Cembra Michele Paolazzi, immediatamente seguito dal borghigiano Matteo Agostini, e se il primo non è riuscito nell’intento di chiudere su Gamper, Agostini è riuscito poi invece – poco dopo l’inizio dell’ultimo giro – a raggiungere Samuel. I due hanno così dato vita ad un’azione in tandem che ha pagato: il gruppo si è arreso ben presto, e per la coppia giallorossa, è stata autentica passerella, con tanto di avvicinamento allo striscione d’arrivo a braccia alzate e successo lasciato (meritatamente) a Gamper da Agostini, ben felice di accontentarsi » della seconda piazza. Il gruppo – o meglio il drappello che ne è rimasto – è stato regolato sullo strappo dell’arrivo davanti al centro polivalente di Agnedo dal padovano dell’Uc Lupi Emanuele Favero: dietro di lui, Iuri Filosi (Montecorona Garbari Arcese) seguito da altri due borghigiani, Pietro Osele e Daniele Trentin.