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Settembre 8th, 2008 at 08:39

Ciclismo, allievi in gara in Alta Valsugana

(da l’Adige)

SAN CRISTOFORO AL LAGO – Si è vestito da Robbie McEwen, Davide Bortolotti (per centrare la sua prima vittoria su strada nella categoria Allievi. Come il velocista australiano – che ha nell’iridato di Cles Maurizio Fondriest uno dei più grandi estimatori – il droato doc e portacolori della Ciclistica Dro, s’è fatto beffa dell’inferiorità numerica ed è andato a precedere nell’ordine d’arrivo un poker di coppie, sfrecciando davanti a tutti sull’inedito traguardo di San Cristoforo. Cosa che avviene di rado, nel ciclismo, ma che – come appunto l’australiano (e Bortolotti) insegnano – ogni tanto accade: inferiorità numerica ininfluente. E così, la prima volta ha reso ancor più bella un’altra prima volta, quella della Forti e Veloci sul Lago di Caldonazzo, in un appuntamento che si candida già da subito a diventare una data imperdibile del calendario trentino: per vari motivi. Innanzitutto per la location mai sgradevole, poi per la valorizzazione anche per il pedale giovanile di un tracciato (il mitico giro dei laghi) che merita e che tuttavia finora era «regno» unicamente di cicloamatori e singoli appassionati: un peccato. Inoltre, per gli sforzi degli organizzatori – con Silvano Dusevich e Fulvio Valle e i loro collaboratori – e non da ultimo la collocazione in calendario: a ridosso della Coppa d’Oro. Non a caso nel circuito è stata inserita la salita di Tenna, che tra qualche giorno sarà decisiva anche per l’assegnazione della «liretta» borghigiana. Una «Tenna» che non ha caso ha pesato anche sulla gara di ieri: dopo lo scollinamento, davanti degli 87 (77, all’arrivo) partenti ne sono rimasti 15, con buona pace degli altri 62 che arriveranno poi all’arrivo. A giocarsela poi, sono rimasti in nove appena: Turrin e Polla della bellunese Wienerberger, Filosi e Ignazio Moser della Montecorona, Trentin e Gamper (Borgo), Ceolan e Toniatti (Aurora). Più Bortolotti, solo soletto dopo che il compagno Michele Santini si era sciroppato 15 km da solo in fuga per dare le prime scosse alla giornata. Scosse evidentemente positive per la Ciclistica Dro, con Davide che zitto zitto s’è ritrovato terzo ai 300 metri dietro alla coppia bellunese e ai 250 metri è riuscito a staccarla rifilandole una bicicletta di scarto.

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