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Oberosler Marco

Tondin e Roberto Divina. Ora l’infortunio di Stefano Divina ti consegna la fascia. Una bella soddisfazione, non credi?

Credo che essere il capitano del Borgo sia da sempre un motivo di soddisfazione. E’ una società che ha sempre militato in Promozione o in Eccellenza, quindi ai vertici del calcio dilettantistico regionale. Tra le sue fila sono passati giocatori importanti e quindi per me poter indossare la fascia che ho visto al braccio di persone di un certo spessore, sia in campo che fuori, è davvero motivo di orgoglio.

Sei a Borgo da sempre, con l’eccezione di un anno a Villa Lagarina con Marco Melone. Hai vissuto, da giovane, i fasti della generazione di Luca Divina. Poi una ripartenza con una squadra molto giovane, che ha lottato per salvarsi per qualche anno. Questa squadra ora è cresciuta. Secondo te può ancora migliorare?

Ricordo molto bene quando ormai 10 anni fa esordii con la Prima squadra. La mia prima panchina fu a Romarzollo contro la Baone, prima giornata del girone di ritorno: l’anno che vide il Borgo ritornare in Eccellenza. Da quel momento ebbi la fortuna di potermi allenare con giocatori di un certo livello nel panorama regionale ed ebbi modo di imparare molto, non senza qualche sacrificio e senza qualche gran “scarpata”! In questi ultimi anni alcuni dictat della FIGC, sui quali non mi trovo troppo d’accordo (regola dei giovani) e la politica societaria che giustamente si è adeguata, hanno ringiovanito molto la squadra. Era preventivabile il fatto di pagare qualche dazio, non è
facile per le giovani leve abituarsi a ritmi di gioco e “malizie” varie che sono proprie di giocatori più esperti. Abbiamo dovuto digerire molte critiche e qualche momento di sconforto, ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato: tutti insieme ci siamo aiutati e siamo cresciuti molto, migliorando poco a poco i nostri risultati. Riassumendo possiamo dire che siamo sulla buona strada e la risposta alla tua domanda è… sì, questa è una squadra che può e deve migliorare ancora!

Il feeling giocatori/allenatore è stato un punto a favore del Borgo. Ci dici il miglior pregio ed il peggior difetto di Massimiliano Ceraso?

Il feeling con l’allenatore ed il suo staff è sicuramente un ingrediente che ci ha permesso di crescere, ma in generale tutti i rapporti all’interno della squadra e della società sono importanti per fare bene. C’è un ottimo rapporto tra tutti noi (squadra e società) e questo non può che creare le basi di buone prestazioni. Pregi e difetti li abbiamo tutti, non è facile, per esperienza, trovarne uno in particolare, lascio volentieri queste considerazioni ai nostri opinionisti che ci seguono con devozione.

Sei soddisfatto della tua stagione fino ad ora?

Sono soprattutto contento per il fatto di aver parzialmente risolto alcuni problemi fisici che mi porto dietro dal 2006. So di poter contare su una squadra matura e desiderosa di vincere. Questa è la più grande soddisfazione che si possa avere!

In passato i giovani della squadra, dagli ’89 in giù, tanto per capirsi, hanno mostrato in qualche caso di non avere ancora la “mentalità” giusta per sfondare. Come la vedi? E poi, sono migliorate un po’ le cose da questo punto di vista?

Sicuramente sì! Non è facile, come ho già spiegato, giocare a ritmi diversi. Io stesso ricordo di aver fatto molta fatica prima di riuscire a giocare stabilmente in Prima squadra. Abbiamo molti giovani di belle speranze a Borgo. serve solo ricordarsi che ogni domenica indossiamo la maglia dell’US.BORGO. Ma ho un’estrema fiducia nei ragazzi con i quali ho la fortuna di giocare.

Nel gruppo girano sfottò reciproci sulle vicende di serie A. Tu sei juventino. Non è che dopo gli anni di sofferenza con gli interisti ora dovrete sopportare le glorie rossonere? Oscar Nervo e Vinante staranno già gongolando…

Da buon interista ci metti del pepe… come avete sempre fatto negli ultimi anni. Da juventino tifo per i milanisti visto che voi avete già “vinto” troppo, quindi sostengo Oscar, “Vino” eccetera. Sempre meio dei nerazzurri! (M.Z.)