Ciao Mario,
Questa parte di campionato si è appena conclusa che sensazioni ti lascia sulla pelle?

Sono tanti anni che alleno, ma questa categoria per me è nuova, ho trovato delle difficoltà di vario genere e questo mi ha dato modo di valutare il mondo juniores con un occhio diverso.

Il tipo di lavoro che si è fatto in questa prima parte di campionato è stato a tuo avviso soddisfacente?

Siamo partiti con un buon piglio, l’impegno era da parte di tutti e anche i risultati ci hanno dato una mano poi, un po’ per gli infortuni un po’ per un inspiegabile calo di motivazione si è lavorato meno bene.

Il Borgo, se gioca come sa può dire la sua contro chiunque. Concordi?

La rosa è sicuramente valida e non mancano certo dei valori assoluti, ma abbiamo un po’ di difficoltà con i numeri e anche la prima squadra fortunatamente attinge da noi, questo ci costringe a utilizzare spesso dei 96 che seppur bravi, pagano in esperienza.

Quale è l’arma in più di questa squadra da far valere sugli avversari?

Non credo di avere a disposizione armi segrete, vorrei solo da parte dei miei giocatori una maggior consapevolezza nei loro mezzi e un impegno maggiore.

Quanta passione serve per essere degli educatori oltre che degli allenatori, nel settore giovanile?

La passione è il motore che spinge tutti noi. Tutti gli anni ci adoperiamo e ci mettiamo a disposizione cercando di rendere un servizio, più o meno qualificato a seconda delle nostre qualità e conoscenze, è un impegno spesso sottovalutato e quasi sempre dato per scontato, non mancano comunque bei momenti e soddisfazioni .

Nella foto fatta sul campo di Dimaro Mister Feller con il dirigente dell’US Borgo Sirignano S.